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venerdì 29 aprile 2011

Sperimentazione delle moto sulle corsie preferenziali

Nonostante nel piano strategico della mobilità l’amministrazione comunale avesse dichiarato che le sue intenzioni erano quelle di aumentare sia il numero delle corsie preferenziali (lungo gli itinerari “forti” del trasporto pubblico, dove è necessario recuperare spazio per realizzare corsie riservate) sia il controllo (E’ opportuno generalizzare la tutela delle corsie preferenziali e delle corsie di emergenza) è bastato che un quotidiano locale e un comico lanciassero un suggerimento strampalato che Alemanno è corso ad accaparrarselo (vedi video).

Da lunedì prossimo, 2 maggio, inizierà la sperimentazione del transito dei veicoli a due ruote su quattro corsie preferenziali della Capitale (Lungotevere Sangallo, viale Marconi,via Cristoforo Colombo e largo di Torre Argentina).
La prova durerà tre mesi “in modo da riscontrare sia le utilità che le controindicazioni del passaggio di moto e scooter sulle corsie solitamente riservate ai mezzi del trasporto pubblico" (dichiarazione dell'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma. Al termine della sperimentazione l'amministrazione valuterà se prorogare o meno il provvedimento

A mio avviso, come succede spesso negli ultimi tempi, la decisione della giunta capitolina è demenziale che completa la delegittimazione delle preferenziali e spinge per il loro definitivo abbandono.

È risaputo che la prima causa di inefficienza del trasporto pubblico della Capitale è dovuto al traffico e all'utilizzo delle corsie preferenziali da parte di molti soggetti ( taxi, auto-blu, mezzi di servizio etc).
Autorizzare il loro utilizzo da parte dei mezzi di trasporto privati non è solo inutile (come si può pensare di fluidificare il traffico privato trasferendo moto e ciclomotori sulle corsie preferenziali) ma anche pericoloso (salire e scendere liberamente sui cordoli e le borchiette, aumenterebbe il rischio di incidenti).

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