Sabato scorso ho partecipato alla manifestazione organizzata dal Partito Democratico al Palalottomatica all'Eur.
Inizio il mio post con le parole scritte da Debora Serracchiani su L'Unità:
"Confesso che sono venuta a Roma con un dubbio. Perché fare una manifestazione al chiuso? Non sarebbe stato meglio trovarsi tutti in piazza? Però via via mi convinco che ci siamo: il Pd ha voglia ed è capace di mettere in campo cuore e testa, protesta e proposta. Anche un po’ d’ironia pungente, che non guasta. Bersani è efficace quando va nel merito delle cose, e ci spiega punto per punto cosa c’è da buttare nella manovra, e come Berlusconi sta imbrogliando le carte sul tavolo.....".
Condivido i dubbi dell'europarlamentare ma non le conclusioni.
Secondo Marco Damilano è stato Massimo D'Alema a consigliare nell'ultimo fine settimana che una manifestazione sulla manovra economica sarebbe stata utile per rincuorare le truppe, più annoiate che depresse. «Una cosa semplice, vediamoci in un palazzetto, con le nostre parole d'ordine».
Ecco il problema: una cosa semplice. Come quando organizzi una festa ma per pochi intimi: inutile!
Non nego che gli interventi siano stati toccanti e interessanti, compreso quello di Bersani, ma siamo sempre fra di noi. Cinquemila? Pochi confronto ai milioni che vedono i TG.
Nonostante Roma fosse tappezzata di manifesti pochi dei non iscritti erano a conoscenza della manifestazione, ne è prova che Repubblica oggi ha dedicato all'evento una sola pagina.
Ma cosa aspettiamo per organizzare una grande manifestazione che unisca tutti i partiti dell'opposizioni per gridare forte a questa maggioranza che non accettiamo più il loro governo arrogante ?
Ormai sono in molti a dichiarare che Bersani è un buon segretario ma non un leader. Ma da un segretario mi aspetto che si scelga una squadra all'altezza degli obiettivi che ci siamo proposti.
Ieri ho avuto la netta sensazione di una manifestazione mal organizzata e con una scenografia stantia....
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