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lunedì 21 giugno 2010

Le presenze dei consiglieri


Su Il Messaggero del 17 giugno è stato pubblicata la classifica delle presenze in aula dei consiglieri comunali.
Nell'articolo di Mauro Evangelisti scrive che assenteismo diffuso; mancanza di numero legale frequente, consiglieri che ”timbrano il cartellino” per assicurarsi il gettone di presenza ma non ci sono quando si tratta di votare: i mali del consiglio comunale, raccontati dai numeri che siamo andati a rivedere, sono diffusi e assolutamente bipartisan.

C’è un fenomeno da capire: molti consiglieri sono quasi sempre presenti, ma allo stesso tempo risultano essere poco partecipi alle votazioni. Cosa significa? Viene da pensare che a molti consiglieri convenga andare in consiglio, segnarsi presente all’appello e poi disertare. Perché? Ci può essere una ragione politica: i consiglieri della minoranza, ad esempio, possono decidere di uscire al momento del voto per protesta o per stategia; ma possono esserci anche motivazioni utilitaristiche: prendo il gettone di presenza e la giustificazione per l’assenza dal lavoro, poi me ne vado. In pratica: 4 su 10 di quelli che vanno a dire “presente” poi non partecipano alle varie votazioni. Il consigliere comunale riceve un salario di circa 1.680 euro mensili, ma solo se garantisce almeno 21 presenze fra consiglio comunale e commissioni. Se sta sotto quel limite, per ogni assenza perde circa 80 euro.

L'articolo non si evince però che per i consiglieri del Partito Democratico c'è una giustificazione politica : la strategia di far mancare il numero legale!

Dario Nanni, consigliere PD, precisa su Il Messaggero di sabato .
Innanzitutto lo stipendio di un consigliere comunale (poco più di 1700 Euro), è dato sia dalla presenza in Aula Giulio Cesare, ma anche dalla presenza nelle Commissioni. Il limite massimo retribuito è di 19 presenze. Un consigliere, quindi, può anche non partecipare alle sedute di consiglio e raggiungere il tetto massimo partecipando alle sole Commissioni.
E’ ovvio che ogni Consigliere cerchi di partecipare il più possibile all’attività dell’Aula e delle Commissioni raggiungendo il più delle volte anche il doppio e il triplo delle fatidiche 19 presenze retribuite, e non certo per il gettone. Per quanto mi riguarda sono sempre stato presente in Aula. Altra precisazione sulle votazioni. Ogni consigliere discrezionalmente scegliere se votare a favore, se votare contro, se astenersi, o se non votare proprio, visto che la responsabilità che si assume è personale. Per quanto mi riguarda, stando all’opposizione, spesso non mi sono trovato d’accordo con le proposte presentate dalla maggioranza e ho preferito non votare.


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