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venerdì 13 maggio 2011

Parentopoli Ama

Articolo di FEDERICA ANGELI e GIOVANNA VITALE pubblicato su roma.repubblica.it

Una sorta di "cupola" per gestire le assunzioni clientelari in Ama. Un sistema ben oliato, con gerarchie precise e ruoli definiti, in grado di governare la selezione del personale da inserire nell'azienda dei rifiuti, utilizzando meccanismi solo all'apparenza regolari.

Un'ipotesi investigativa che nelle ultime ore ha impresso una forte accelerazione all'inchiesta sulla cosiddetta Parentopoli, sfociata nell'iscrizione nel registro degli indagati di cinque nuovi nomi, oltre ai cinque sotto accusa già da febbraio, e alla scoperta di una valanga di contratti sospetti: saliti da 41 a circa 800. Tutti illegittimi, secondo l'accusa, ma giunti a buon fine grazie alla mediazione del Consorzio Elis, vicino all'Opus Dei, che sebbene non avesse i requisiti venne comunque incaricato di scegliere, formare e reclutare in Ama i nuovi dipendenti. Incassando più di 460mila euro.


Quattro le tranche di assunzioni contestate: 4 giugno 2009 (20 interratori-seppellitori, 324 netturbini, 200 autisti di mezzi pesanti); 25 novembre 2009 (220 autisti e svariati interratori); 14 gennaio 2010 (300 operatori ecologici); 7 settembre 2010 (23 autisti). Persone che sarebbero "risultate idonee mediante alterazione del punteggio finale", si legge nell'avviso di accertamenti tecnici, "ottenuto tramite modifica del voto relativo al colloquio orale e/o al coefficiente attitudinale con relativo danno dei non assunti". Condotta che, dopo aver messo nei guai l'ad di Ama Franco Panzironi e il presidente di Elis Sergio Bruno, è ora costata un avviso di garanzia - per reati che variano, a seconda delle posizioni, dal falso all'abuso d'ufficio fino alla violazione delle leggi in materia di assunzioni e contratti pubblici - a Lorenzo Allegrucci, ex dirigente della direzione Acquisti di Ama; Giovanni D'Onofrio, capo dell'ufficio legale da luglio 2009; Alessandra De Luca e Davide Ambrogi, componenti della commissione Ama nominata per reclutare gli 800 "fortunati", nonché Bruno Frigerio, presidente della commissione in questione.

Decisiva potrebbe essere, a questo punto, la mossa del procuratore aggiunto Alberto Caperna e del sostituto Corrado Fasanelli, che hanno chiesto al gip un incidente probatorio sui supporti informatici sequestrati nelle scorse settimane. Obiettivo: accertare, attraverso "un atto tecnico irripetibile", l'esistenza di comunicazioni o segnalazioni irregolari all'interno di pc, hard disk e pen drive in dotazione ai manager di Ama. Gli inquirenti vogliono in particolare verificare i file nella disponibilità dell'amministratore delegato Franco Panzironi e, più genericamente, della direzione Personale e Organizzazione di Ama.

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