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lunedì 9 maggio 2011

Roma come Napoli?

Chi abita nella zona di Roma Sud Est, da San Giovanni a Centocelle, in questi giorni è stato costretto ad assistere a scene di degrado che sperava di vedere solo in TV e relegate all'emergenza campana.

Migliaia di sacchetti giacevano vicino ai cassonetti e si accumulano di giorno in giorno.

Ma cosa è successo?
Secondo la versione dell’azienda municipale per l’ambiente la chiusura, decretata dalla Provincia di Roma, della cosiddetta “stazione di trasferenza di rifiuti indifferenziati” di via Rocca Cencia, proprietà del Consorzio Laziale dei Rifiuti (il cui Presidente è Manlio Cerroni, re della mondezza romana) ha creato un blocco nella raccolta, causato a sua volta dall'impossibilità di stoccare i rifiuti una volta caricati sui camion.

Ma la realtà è molto diversa.

Infatti , l’emergenza è stata provocata dal boicottaggio dei lavoratori e da una precisa scelta della Cisl, maggioritaria dentro Ama, di mobilitare i dipendenti e fare pressing sull'azienda, attraverso assemblee sindacali a catena e una rigorosa applicazione del regolamento, per il rinnovo del contratto.
Una sorta di sciopero bianco per un contratto scaduto da 5 mesi che blocca le retribuzioni e che arriva dopo il surplus di lavoro per il concertone e la cerimonia di beatificazione di Wojtyla.

Inoltre i sindacati sottolineano che «i lavoratori hanno cominciato a lavorare per quanto è previsto da contratto e dagli accordi aziendali. E poi Alemanno per il primo maggio ha ringraziato tutti tranne l’Ama».

Quello che sorprende di questa vicenda sono il mistero sui motivi per i quali si è nascosta ai romani la verità dell’emergenza.
L’AMA ha dichiarato impunemente il falso cercando di nascondere il malumore interno dovuto al mancato rinnovo del contratto mentre il sindacato non ha reso pubbliche le motivazioni dello sciopero bianco.

Sembrerebbe che siano tutti d’accordo nel non mettere in cattiva luce una classe politica inesistente che non riesce a governare la città per ottenere in seguito dei benefici. In poche parole ricattano l’attuale giunta .

Possiamo continuare in questo modo?

Concludo evidenziando che l’AMA opera da 5 anni e mezzo in regime di proroga, essendo il Contratto di Servizio scaduto nel dicembre 2005, e in assenza di indirizzi del Consiglio comunale (atto giacente presso il Consiglio comunale dal luglio 2009).

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