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venerdì 22 aprile 2011

Questa non è la vera Roma

Ennesima dimostrazione di inadeguatezza da parte della giunta Alemanno nel gestire la Capitale d'Italia.

Questa volta è la comunità di Sant'Egidio ad esprimere stupore, preoccupazione e disappunto per le recenti scelte dell’Amministrazione di Roma Capitale nei confronti dei Rom e dei profughi giunti in questi giorni dal Nord Africa.

La comunità, nata nel 1968 grazie all'idea di Andrea Riccardi, evidenzia come «non si intraveda una “politica” e di certo una “politica di accoglienza e umanità” all'altezza del ruolo di Roma e delle sue responsabilità nazionali e internazionali».

Ancora una volta questa Amministrazione agisce con pressapochismo, superficialità ed inadeguatezza, utilizzando comportamenti che derivano da una totale assenza di idee, di incapacità di visione e, quel che peggio, invia messaggi che incoraggiano chiusura e durezza immotivate.

Non è superfluo ricordare come Alemanno, immediatamente dopo la morte dei quattro bambini sull'Appia, avesse assicurato che «si sarebbero chiusi i “campi abusivi fatti di baracche” e, allo stesso tempo, gli abitanti sarebbero stati trasferiti in luoghi di accoglienza idonei e degni»

Ma come succede spesso, alle promesse del nostro sindaco non seguono i fatti e «alle famiglie sgomberate non è stato proposto il trasferimento in una struttura attrezzata, ma soltanto la possibilità di dividersi: donne e bambini al CARA, mentre gli uomini devono accontentarsi di vivere per strada».

Come tutti gli operatori del settore ben sanno, tale proposta non può che fallire miseramente e le relative azioni messe in atto dall'amministrazione comunale hanno il solo risultato di aumentare la dispersione di interi nuclei familiari sul territorio cittadino, accrescendo le condizioni di precarietà e insicurezza. Inoltre, a subir il maggior danno di questa politica miope sono, come al solito, i bambini ai quali non viene più garantito il percorso di integrazione sociale e scolastico.

Al fine di limitare i gravi disagi e finché non si appronti un serio piano umanitario, è necessario che il sindaco Alemanno interrompa immediatamente tutti quegli interventi che non garantiscano un’alternativa dignitosa e vivibile all'intero nucleo familiare.

1 commento:

  1. Ma vogliamo veramente farli integrare? Io li manderei via...vivono a spese dello stato, cioé nostre(cure mediche,cibo, furti). E' un popolo le cui caratteristiche sono il nomadismo e il 'brigantaggio'. Roma è diventata pericolosa anche a causa loro. Perché dobbiamo sempre essere accomodanti? Che cosa ne ricaviamo?Un esempio lo abbiamo con la questione di Lampedusa. Dobbiamo sempre fare gli eroi e intanto il resto d'Europa ci deride. Certe volte la fermezza e la severità ripagano. Sono dei parassiti e noi non possiamo gestirli.

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