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martedì 18 gennaio 2011

Fabio e Stefano De Lillo


«Mio fratello Fabio è stato eliminato dal fuoco amico. È stata tradita la democrazia elettiva e il volere popolare. Soprattutto la fedeltà, l'affidabilità e l'onestà di un uomo». È quanto ha dichiarato il senatore del Pdl Stefano De Lillo, in una conferenza stampa che si è volta in Senato dopo il rimpasto della giunta capitolina e l'esclusione dall'assessorato all'Ambiente del fratello Fabio. (notare che non si parla di merito!!)
«Sono nauseato, amareggiato, soprattutto sul piano personale - ha confessato ancora l'esponente del Pdl - Per noi il sindaco di Roma Gianni Alemanno era un amico importante. Io e mio fratello Fabio lo abbiamo sempre sostenuto con ogni mezzo e forza. Formulo comunque auguri sinceri a questa nuova Giunta perchè operi per il bene della città. Ma può accadere, come succede nel calcio, che la squadra possa cambiare allenatore». (il posto di assessore non derivava dalla competenza ma solo dall'amicizia, quindi visto che non lo siamo più .....)
«Tutti erano d'accordo nell'evitare una crisi comunale -ha detto- e soprattutto era stato sottolineato il valore, la storia, l'intangibilità politica di mio fratello. Lo stesso Berlusconi, parlando con il sindaco di Roma aveva chiesto di salvaguardare l'assessore De Lillo, la sua storia soprattutto i consensi ottenuti». (l'ex assessore era intoccabile ma nonostante la raccomandazione di Berlusconi il Sindaco non lo ha riconfermato)

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