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giovedì 9 settembre 2010

Mense scolastiche, come e quando si paga con il nuovo sistema

Dal sito del Comune di Roma riporto una sintesi dell'articolo di Maria Grazia Pecchioli

Novità per le mense scolastiche romane.
A partire dal mese di dicembre 2010 si pagherà in base al reddito familiare. Per il primo trimestre del nuovo anno scolastico (settembre, ottobre e novembre) le quote da versare restano le stesse dello scorso anno. Le novità riguarderanno gli importi per le scuole dell'infanzia, le scuole primarie e medie a partire dal mese di dicembre, ma già investono le scuole romane.

In tutti i Municipi, presso gli Uffici dei Servizi educativi, infatti, è già disponibile il modulo da presentare insieme alla dichiarazione Isee. La presentazione del modello di redditometro, disponibile anche sulle pagine internet del Dipartimento Servizi educativi e scolastici del Comune, è invece facoltativa. Questa autocertificazione, in cui vanno indicati ulteriori parametri di reddito, ha lo scopo di facilitare i controlli sulla regolarità delle iscrizioni, evitando che possano usufruire delle agevolazioni soggetti che non ne hanno diritto, e non ha alcun effetto sull'attribuzione dei punteggi e sulla formazione delle graduatorie.

Il termine per la presentazione della documentazione, inizialmente previsto il 31 ottobre, potrà variare da Municipio a Municipio, in base alle esigenze territoriali.

La nuova rimodulazione delle quote prevede l'esenzione per redditi annui, in base al modello Isee, fino a 5.165 euro, e diversi importi da un minimo di 30 euro mensili per 5 pasti settimanali (per i redditi da 5.165 euro a 7.500 euro) a un massimo di 80 euro mensili per redditi superiori ai 45mila euro.

I bollettini premarcati con le nuove tariffe, dopo gli accertamenti e i calcoli degli uffici comunali, arriveranno direttamente a casa.

Per le famiglie numerose, infine, con figli a carico e con redditi inferiori a 25mila euro (da modello Isee) sono previsti sconti: del 50 per cento per il terzo figlio, del 75 per cento per il quarto, dell'80 per cento per il quinto figlio. Per le famiglie con sei figli è prevista l'esenzione.

Tutte le informazioni sono reperibili anche sulle pagine del Dipartimento Servizi educativi e scolastici.



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