Al fine di contribuire ad una riflessione sul modo di fare politica riporto parte di una e.mail che ho ricevuto da un dirigente del mio Partito :
(...)Voglio aggiungere che per mio costume e per profonda convinzione non ho mai permesso che si votasse neppure in segreteria, che certo non è un gruppo di lavoro, ma un organismo di direzione politica ristretto e autorevole per la sua composizione e legitimazione (l'ho sempre sottoposta al Coordinamento, anche se non necessario). Quand'anche emergessero, ed è natuale che ciò accada, delle differenze, lo strumento da utilizzare è la politica, il ragionamento, la mediazione e non il voto. E' più faticoso, talvolta estenuante, ma care compagne e compagni, amiche e amici, è questo il senso della politica. Tra i limiti del PD non ci sarà anche che questa desueta pratica è stata abbandonata per altre più risolutive e frettolose, che lasciano vincitori e vinti, ma in fondo ognuno rimane della sua stessa idea, diversa appunto?
Un caloroso saluto
In politica è meglio votare o cercare a tutti i costi il compromesso?
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