Pagine

mercoledì 9 giugno 2010

In ricordo dell'assassinio dei fratelli Rosselli

Ieri pomeriggio la Federazione Italiana Associazioni Partigiane ha organizzato, presso la Casa della Memoria, un incontro per commemorare la ricorrenza dell'assassinio dei Fratelli Rosselli.
Nell'occasione è stato anche proiettato il documentario "Il caso Rosselli" di Stella Savino.

All’evento sono stati invitati dalla coordinatrice Irene Del Prato, il prof. Paolo Bagnoli docente di storia delle dottrine politiche e sociali presso l'università Bocconi, il prof. Nicola Tranfaglia professore emerito di storia dell'Europa e del giornalismo all'Università di Torino e la figlia di Nello, Silvia Rosselli.
Qualche considerazione a riguardo: ritengo che questo tipo di eventi sia quanto mai istruttivo perché senza conoscere la nostra storia non è possibile comprendere il presente e pensare al futuro o come scriveva Cicerone :chiunque non è a conoscenza del proprio passato non ha alcun futuro davanti a sé.

Appare evidente che c’è una sorta di salto temporale nella nostra cultura, infatti mentre tanti hanno una conoscenza più o meno ampia su eventi storici lontani nel tempo (Egiziani, Romani, rivoluzione industriale…) risulta quasi totalmente sconosciuta la nostra storia recente.
Quanti della mia generazione , per esempio, hanno la consapevolezza dei passaggi che attraverso il sacrificio di molti connazionali hanno portato l’Italia alla Repubblica e quanti giovani, distratti dalla frenesia tecnologica o storditi dai messaggi ingannevoli della televisione commerciale comprendono la pericolosità degli attacchi alla nostra Costituzione da parte di questo Governo.
In questi giorni sto leggendo un libro scritto dal mio amico Ernesto Maria Ruffini, ancora non pubblicato, che riporta i discorsi degli uomini che parteciparono all'Assemblea Costituente. Leggere i pensieri e le dichiarazioni di quei politici aiuta a capire il perché di questa Costituzione, il perché dobbiamo difenderla a tutti i costi.

Concludo con le parole di Luigi Sturzo espresse il 27 giugno 1957: "la Costituzione è il fondamento della Repubblica democratica. Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche, se non è difesa dal Governo e dal Parlamento, se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà”

Nessun commento:

Posta un commento