Sui giornali si comincia a ventilare la possibilità di un intervento militare americano e Nato in Libia ed i segnali che giungono non sono per niente rassicuranti: la Sesta flotta è in rotta verso le coste libiche e l’Italia ha già autorizzato gli Usa a usare la base di Sigonella. per i suoi aerei,
Ritengo che un intervento militare oltre che sbagliato sarebbe inaccettabile
per i principi dell’autodeterminazione dei popoli (Helsinki 1975) e del diritto internazionale di “non ingerenza negli affari interni degli altri Paesi”.
inoltre, a mio avviso, non tocca a noi stabilire chi ha torto e chi ha ragione in Libia.
Simili gravi errori li abbiamo già commessi nel conflitto kosovaro-serbo, in Afghanistan e in Iraq.
La scusa dell’ "intervento umanitario"è ormai risibile: la storia ci insegna che non solo i nostri interventi sono fallimentari, ma addirittura provocano più danni dei benefici che dovrebbero arrecare. Non dimentichiamo l’uranio impoverito in kossovo il bilancio di vite umane perdute e l’odio che fomenta nei confronti degli "occidentali" .
Ancor peggio è l'idea di voler esportare la democrazia. La Democrazia è un traguardo culturale che ogni popolo deve conquistare con lotte proprie, proprie forze e propri convincimenti. Oserei dire che è un processo non privo di dolori e patimenti.
Per questi motivi, sono contrario all'intervento in Libia e vorrei che fossero ritirate per sempre le nostre truppe dall'Afghanistan e dall'Iraq.
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