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martedì 19 ottobre 2010

Regole ed etica

Ieri nel mio intervento durante l'incontro del gruppo Altra E_Mozione al circolo PD Donna Olimpia, ho sollevato alcuni problemi.

Ho sempre ribadito ad Enzo e agli altri compagni con cui ho iniziato questo percorso il mio desiderio che il nostro gruppo si connotasse per essere il custode delle regole e dell’etica del partito.

Continuo a credere che sia questo il TEMA su cui sarà possibile attrarre persone sia all’interno che all’esterno del nostro partito.

Il nostro manifesto ha avuto successo perché non abbiamo parlato in maniera fumosa e generica di contenuti importanti (scuola sanità ecc.) ma di cosa ci aspettavamo in concreto dal nostro PD, lo volevamo cioè fedele alla sua statuizione iniziale , un partito veramente democratico che dialoghi ed ascolti la base. Così è iniziato il cammino e non a caso abbiamo avuto la massima condivisione.

Credo che temi come la scuola, la mafia , la sanità ecc. siano fondamentali ma il nostro obiettivo principale deve essere quello di rinnovare il partito in modo che le discussioni avvengano nelle sedi istituzionali e le decisioni seguano la prassi democratica.

E’ fondamentale, a mio parere, la credibilità della nostra classe dirigente.

Quale può essere il tema che ci unisce maggiormente se non quello del rispetto dello statuto e del codice etico?
Vogliamo candidati che siano in regola con i versamenti al partito, che non siano condannati , che abbiano come principio cardine della prassi politica la trasparenza. Candidati che ci rappresentino degnamente!

Credete sia poco? Sono sicuro che questa sia la chiave di volta del partito, il tema della legalità , della assoluta onestà , vi assicuro che non è mai passato di moda, se vogliamo una politica seria che sia non solo efficace ma anche giusta, bisogna dare l’esempio! dobbiamo essere più realisti del re, nel senso che le differenze tra noi e gli altri soggetti politici devono essere profondamente marcate, e solo quando all’interno si rispetteranno le regole sarà prassi normale parlare di temi nei luoghi appropriati, sicuri che saranno prese le decisioni migliori.

In sostanza non bisogna abdicare ai contenuti ricercando regole astratte, anzi, rispettandole si può dare risalto e soluzione ai problemi dei cittadini, in poche parole bisogna dare l’esempio.

Riporto la dichiarazione di Berlinguer “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze ed i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono
piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un boss e con dei sotto boss”.

Ricominciamo da qui: siamo i custodi dell’etica della politica.

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