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lunedì 5 luglio 2010

Chi è il segretario del PD Lazio?

Il 29 maggio scorso partecipai all’Assemblea regionale del Partito Democratico Lazio e in quell’occasione il segretario Alessandro Mazzoli si dichiarò “disponibile a fare un passo indietro per costituire le condizioni di una nuova unità all’interno del partito”. Dichiarò inoltre: ” La mia elezione è stata possibile dopo un’assunzione di responsabilità interna a questa assemblea. Ho verificato che quelle condizioni di unità non esistono più, ne prendo atto. Penso che dovremmo fissare entro 20 giorni una nuova assemblea per scegliere la strada da percorrere. Se non andasse in porto una soluzione in assemblea si aprirà nuovamente la strada delle primarie per eleggere il nuovo segretario”.
Immediatamente dopo l’interveto di Mazzoli, il Presidente dell’Assemblea, Fabio Melilli dava lettura della mozione di sfiducia (firmata da 206 dei 400 delegati) con la quale si chiedevano le dimissioni del segretario.

Al fine di superare l’imbarazzo della sfiducia l’assemblea votò all’unanimità un ordine del giorno unitario che prevedeva la convocazione di una nuova riunione dell’assise entro il mese di giugno con al primo punto l’elezione del nuovo segretario regionale. L’odg stabiliva anche che, qualora l’assemblea non fosse riuscita a votare un nuovo segretario, la parola sarebbe tornata nuovamente alle elezioni primarie. Tecnicamente Mazzoli non presentò le sue dimissioni: questo significa che avrebbe potuto svolgere le sue funzioni per l’ordinaria amministrazione fino allo svolgimento della successiva assemblea.
Siamo al 5 luglio e nessuna assemblea regionale è stata convocata. Ieri, addirittura, su il quotidiano La Repubblica un gruppo di consiglieri comunali che fanno capo ai popolari di D’Ubaldo e ai moderati di Enrico Letta chiedono nuove Primarie per superare questa fase di stallo.

Motivo dello stallo? Da settimane si susseguono gli incontri tra le varie correnti del PD ma non si riescono a superare i veti ed è impossibile a trovare l’accordo su un successore dell’inadeguato Mazzoli. Non è una bella figura per un Partito che deve iniziare il difficile avvicinamento alle importantissime campagne elettorali del 2013.

Ancora ho presente, quel 29 maggio, la riunione di Area Democratica dove Roberto Morassut ci informava del raggiunto accordo tra le varie correnti sull’ordine del giorno. Alle molte critiche dei presenti un ragazzo intervenne evidenziando che non capiva le proteste perché a “quell’accordo bisognava fare una statua”. La mia reazione, che provocò i sorrisi dei miei vicini, fu di alzarmi e uscire ma non prima di aver detto che capivo perché perdevamo consenso e con loro a dirigere non avremmo mai vinto.
A più di un mese da quella riunione i fatti mi hanno dato ragione.

Mazzoli continua ad essere un non segretario e gli altri litigano per un po’ di potere. Che peccato per un partito a vocazione maggioritaria.

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